Rete di musei

Rete di Musei

Serra San Bruno (VV)

Museo della Certosa

Il Museo della Certosa, nato nel 1993 su impulso della comunità monastica di  Serra San Bruno, ha lo scopo di essere un legame e una connessione tra la vita monastica e il mondo. Si tratta di una porta che i monaci hanno aperto per poter accogliere pellegrini e turisti in uno spazio di riflessione e di conoscenza. Un’apertura attraverso la quale, chi giunge fino a Serra San Bruno, può accedere ad un modo di vita e a un mondo fuori dal comune. In novecento anni migliaia di monaci, a partire da San Bruno, fondatore dell’Ordine certosino, hanno abitato in questo luogo, lasciando traccia della loro presenza silenziosa nell’ambiente che li ha ospitati. Troviamo segni di questa spiritualità di comunione nei boschi che circondano il monastero, sui sentieri che hanno visto camminare i certosini durante le loro passeggiate settimanali, nelle Chiese e nelle tradizioni religiose di questo piccolo paese di montagna.

Mongiana (VV)

MuFAR - Museo Fabbrica d'Armi Reali Ferriere Borboniche

Il Museo delle Reali Ferriere Borboniche o MUFAR è un museo di archeologia industriale nel comune di Mongiana (Vibo Valentia) in Calabria, inaugurato il 23 ottobre 2013 ed incentrato sulla storia del polo siderurgico di Mongiana creato durante il regno borbonico tra il XVIII e il XIX secolo.

Nel 1872, cessate definitivamente le attività siderurgiche per mancanza di commesse, gli edifici industriali furono progressivamente abbandonati. Rivenduti alla fine del XIX secolo, divennero abitazioni e depositi. Tra questi, l’ex Fabbrica d’Armi di Mongiana, riscoperta alla fine degli anni ’70 in stato di completo degrado, è stata oggetto di un accurato processo di recupero. Nell’ottobre del 2013 è stato ultimato il restauro architettonico con l’allestimento del Museo delle Reali Ferriere Borboniche.

Pizzo Calabro (VV)

Castello Murat

La storia del Castello di Pizzo è legata alla morte di Gioacchino Murat, Re di Napoli, uomo valoroso, impavido che a Pizzo cercava la vittoria e la riconquista del suo regno e invece vi trovò la morte.

All’ interno del maniero una ricostruzione storica riproduce gli ultimi giorni di vita di Gioacchino Murat, rappresentando i diversi momenti della detenzione del Re e dei suoi uomini: all’ interno delle celle, nei semisotterranei, è riprodotta la loro prigionia; al primo piano è rappresentata la scena del sommario processo contro il Murat; nella cella in cui il Re trascorse gli ultimi momenti della sua vita e in cui scrisse la lettera di addio alla moglie Carolina e ai suoi quattro figli, sempre al secondo piano, è riproposta la scena della confessione del Re con il Canonico Masdea.

Visitare il Castello di Pizzo significa rivivere in prima persona le vicende storiche che segnarono il destino di un popolo.

Monterosso Calabro (VV)

Polo Museale 'La Filanda'

Il Polo Museale ‘La Filanda’, allestito e curato scientificamente in un ex complesso industriale ottocentesco da Rosario Chimirri, riunisce due istituzioni correlate, diversamente datate.

Il Museo Multimediale delle Serre Calabresi legge e documenta con tecnologie digitali la natura e la cultura di un’ampia area centro-meridionale della regione. Ordinato in pannelli didascalici e proiezioni di immagini fisse e in movimento di grandi dimensioni, mute e sonore, d’epoca e attuali, in quattro grandi sale presenta: la geografia, la flora e la fauna, i percorsi naturalistici; il territorio, l’urbanistica, l’architettura; la società, il lavoro, l’alimentazione; il quadro dialettale, la musica tradizionale, il culto dei santi, le feste e le ritualità. 

Il Museo della Civiltà Contadina ed Artigiana della Calabria, nato nel 1983 su iniziativa della Pro Loco, è articolato in sei sezioni, corredate da didascalie e fotografie in bianco e nero: costumi; vita e lavoro contadino; fibre tipiche calabresi; lavorazione del legno (sediaio, bottaio, tornitore, falegname); lavorazione dell’argilla; lavorazione del ferro. L’esposizione, insignita nel 1986 di un importante riconoscimento nell’ambito dell’European Museum of the Year Award, ha contribuito al recupero della cultura tradizionale locale. 

Di supporto ai musei citati, rilevanti si presentano: la sala didattica con annessi servizi; i locali ove sarà predisposta una biblioteca con un settore specialistico sulla museografia e museologia demoantropologica; una Collana editoriale per pubblicazioni scientifiche inerenti ai temi.

Serra San Bruno (VV)

Museo Botanico Villa Bonitas

Un erbario e orto botanico, in cui oltre a circa 1.300 specie di piante catalogate, sono esposti utensili storici utilizzati per la lavorazione del legno (particolare è l’esposizione delle 4 fasi relative alla trasformazione dei tronchetti in carbone) e sono classificate numerose specie di funghi. Si tratta di uno spazio importante per la didattica universitaria che presenta caratteristiche uniche.
Questo patrimonio è fruibile per i residenti e per tutti gli amanti della natura che vogliono approfondire la loro cultura e scoprire i segreti che la vegetazione custodisce.

Contest Fotografico

“Borghi delle Serre”, in collaborazione con Mangiatorella

Operazione Cervo Italico

Un nuovo sentiero

La natura ci sorprende sempre..

Stiamo tracciano un nuovo sentiero che sbalordirà i visitatori per la bellezza della natura circostante e le scoperte storiche testimoni della presenza umana di un tempo che fu.

Da Serra San  Bruno a Spadola, da Brognaturo a Guardavalle passando per  Santa Caterina  fino a Badolato, un cammino in cui cascate di acque incontaminate  maestose pietre multiformi e giganteschi abeti bianchi disegno scenari fiabeschi.

In cima, a 1400 metri di altezza, maestosa la vedetta Borbonica, straordinariamente conservata, resiste al tempo e raccoglie in unico sguardo mar Ionio e Tirreno.

Sentiero Fantasma Della Baronessa Scoppa

Spiritualità e cultura

Terra e acqua