Satriano, piccolo comune incuneato tra Davoli e la grande estensione territoriale di Soverato. Famoso per la produzione casearia e per gli ottimi latticini che vi si producono, grazie anche ai pascoli ricchissimi e all’abbondanza delle acque del fiume Ancinale che discende dalle Serre, il piccolo centro si estende in maniera più ampia nella parte interna, storicamente associato a Cardinale, col quale formava un unico feudo che ebbe tra i feudatari i principi Ravaschieri e i Filangieri. Il centro storico, arroccato su una collina erta, vede spiccare sulla sommità la Chiesa Madre di Santa Maria di Altavilla dall’elegante facciata affiancata da due campanili. Interessanti palazzetti ricostruiti dopo il grave sisma del 1783 recano i segni della grande influenza artistica della vicina Serra San Bruno. Nacque a Satriano Pietro Drosi, capostipite di una famiglia di scultori dell’Ottocento che realizzò numerose opere d’arte sacra nel territorio regionale, molte delle quali sono oggetto di grande devozione da parte del popolo calabrese.