Sentiero Frassati

Che percezione abbiamo della Natura e della spiritualità? Questo percorso ci farà immergere in questo connubio di esperienza sensoriale difficilmente percettibile in altri luoghi. 

Info Sul Percorso

COMUNI INTERESSATI: Arena, Mongiana, Serra San Bruno (VV)
PARTENZA: torre di San Michele (retro della Certosa di Serra San Bruno) 
ARRIVO: torre di San Michele (retro della Certosa di Serra San Bruno) 
TEMPI DI PERCORRENZA: circa 8 ore
DISTANZA: 21,34 Km
DISLIVELLO: 254 m
QUOTA MASSIMA: 1.114 m s.l.m.
QUOTA MINIMA: 860 m s.l.m.
DIFFICOLTÀ: media

Descrizione

Il percorso si presenta circolare, per la maggior parte su strada sterrata. Un itinerario perfetto per trascorrere una giornata tra i boschi e godere di paesaggi di straordinaria bellezza. Prende il nome da Pier Giorgio Frassati, che trovava nella forza della natura un richiamo ai valori dello spirito. Qui la natura riveste la sua massima espressione, dove la vegetazione abbondante e rigogliosa risulta essere intatta. 

Il sentiero si estende tra Mongiana e Serra San Bruno, si può percorrere a tappe o per intero, dove la prima tappa Certosa-Santa Maria del Bosco è accessibile anche alle persone diversamente abili, valore aggiunto in questo sentiero del Parco Naturale Regionale delle Serre. 

Va ad unire agli aspetti spirituali, storici e naturalistici, ma include anche tracce di archeologia industriale (Reali Ferriere borboniche di Mongiana) e di tradizioni locali, rappresentate dalla rara presenza dei ultimi carbonai. Una novità è il percorso museale, quello della Certosa di Serra San Bruno che per la prima volta fa parte di un itinerario escursionistico. 

Il sentiero ricade nel SIC Santa Maria del Bosco (Sito di Importanza Comunitario), dove è presente flora e fauna di alto interesse ambientale. Nella prima parte il sentiero Frassati ha un’atmosfera magica, sembra di sentire voci del passato. Uomini che hanno lavorato il materiale ferroso, scalpellini che hanno estratto il granito, i carbonai che hanno preparato il combustibile per la fonderia e per riscaldare i freddi inverni. 

Inizialmente ci si immerge in un’esperienza mistica e spirituale, data la presenza della Certosa di San Bruno e del Santuario di Santa Maria del Bosco, luoghi da visitare assolutamente; attraversando questo tratto iniziale si ha la costante presenza di abetine pure di Abies alba e mestosi faggi, che arricchiscono l’esperienza sensoriale degli escursionisti. 

Le tappe sono molteplici: 

  • Certosa – Santa Maria del Bosco;
  • Santa Maria – Sorgenti del fiume Ancinale;
  • Sorgenti fiume Ancinale – Pietra Marcata;
  • Pietra Marcata – Laghetto Villa Vittoria;

LA CERTOSA

Primo Convento Certosino in Italia e secondo di tutto l’Ordine, sita nel pittoresco bosco alla periferia di Serra San Bruno. Le mura del convento si stagliano solenni in mezzo alle serre, dove si può subito percepire la spiritualità del luogo. Si tratta di un complesso fondato tra il 1090 e il 1101 da Brunone di Colonia, su un terreno donato da Ruggero I di Altavilla (il Normanno) al fondatore dell’Ordine Certosino e della Grande Chartreuse vicino a Grenoble, il quale, scandalizzato dalla corruzione del clero, si era ritirato nella solitudine dei boschi Serresi. Oggi nella Certosa vivono pochi frati, che è possibile vedere ogni lunedì durante la loro passeggiata nei boschi. Assolutamente vietato è l’accesso alle donne all’interno della Certosa, poiché leggenda vuole che se così fosse, la terra inizierebbe a tremare. Non è concessa neppure la visita all’imponente Biblioteca presente all’interno, ma solo al Museo, che raccoglie le testimonianze più significative dell’arte nella Certosa e della vita condotta dai Monaci Certosini. La Certosa custodisce inoltre il busto argenteo del Santo protettore di Serra, dove al suo interno sono presenti le reliquie. 

SANTA MARIA DEL BOSCO

Immerso tra secolari Abeti bianchi e tra giovani Faggi, il complesso del Santuario di Santa Maria del bosco è il luogo di maggior richiamo turistico e religioso di Serra San Bruno, luogo dove visse gli ultimi dieci anni della sua vita e dove morì il Santo Bruno di Colonia. Ci si troverà come in un “Oasi” in mezzo ai boschi, col suggestivo laghetto, dove San Bruno pregava immerso nelle acque gelide come segno di penitenza. Percorrendo la scalinata in granito, realizzata negli anni ’50 dagli ultimi scalpellini di Serra, si giunge al Santuario di Santa Maria del bosco, ricostruito dopo il terremoto del 1783 sui resti dell’antica chiesa fatta erigere da San Bruno per raccogliere i monaci in preghiera. L’interno la chiesa ha delle linee molto semplici ed alcuni pezzi d’arte provenienti dall’antica Certosa, mentre sull’altare maggiore spicca l’ottocentesca statua lignea raffigurante Santa Maria del bosco. 

Sul lato opposto del Santuario, troviamo il “dormitorio di San Bruno”, luogo dove il monaco fu seppellito. 

LE REALI FERRIERE BORBONICHE

Le Reali ferriere Borboniche di Mongiana sono state un importante complesso siderurgico realizzato nel 1770 – 1771 da parte della dinastia dei Borbone di Napoli. 

Parte integrante del complesso industriale e militare del Regno delle Due Sicilie e impianto di base per la produzione di materiali e semilavorati ferrosi, rifiniti anche in loco per la produzione di armi e di altre opere visionabili nel museo dedicato. Tale complesso arrivò addirittura nel 1860 a dare lavoro a circa 1500 operai. 

Oggi presente il Museo e i resti delle Ferriere, è sicuramente una tappa importante del sentiero Frassati.