Comune di Acquaro

Il borgo è noto per la salubrità delle acque che vi sgorgano abbondanti, richiamate sia dal toponimo del capoluogo che da quello della frazione Limpidi. Il borgo è di antiche origini legate alle vicende della vicina Arena di cui Acquaro fu casale. Anche qui, com’è facile da immaginare, il terremoto del 1783 si abbatté con grande furore radendo al suolo il vecchio borgo del cui aspetto originario non rimangono che labili tracce. La Chiesa Madre, la cui fondazione risale al XIV secolo, è decorata con stucchi ottocenteschi e custodisce alcune pregevoli statue lignee. Segnaliamo innanzitutto la Madonna Assunta collocata nella nicchia dell’altare maggiore, opera di Giuseppe De Lorenzo, figlio del più noto scultore Domenico, un bellissimo Sant’Antonio da Padova, opera del celebre fra’ Diego da Careri e un San Francesco di Paola, opera settecentesca attribuita da Gianfrancesco Solferino allo scultore Giovanni Antonio Colicci, di origini romane ma operante soprattutto a Napoli e nel resto dell’Italia meridionale. Di grande interesse è poi un imponente crocifisso di bottega locale, che secondo il già citato storico dell’arte Gianfrancesco Solferino è databile alla prima metà del XVI secolo. Vale una sosta la chiesetta di San Giuseppe dove si può ammirare un’altra opera del frate scultore calabrese Diego da Careri raffigurante San Francesco d’Assisi. Gironzolando nei paraggi del centro abitato è ancora possibile rinvenire ruderi di edifici sacri e abitazioni. Anche Acquaro vanta una rigogliosa area verde attrezzata in località Speranza.